Una tempesta di fulmini incombe sulla centrale
un mucchio di cenere in sala comandi
spiriti filiformi si alzano dal terreno virtuale
e tra rottami freddi cercano
il sorriso perduto del sole di settembre.
E tutte le teorie errate degli scienziati pazzi
che il mondo hanno voluto risanare?
Segregate nelle planimetrie di dicembre
con l’amata sposa lasciata sola sull’altare.
Un mucchio di parole senza concreti fatti.
Fortuna che il fuoco era affamato,
e la polvere non ha più nulla da raccontare.
N.d.A.: Poesia del 2014. Il titolo è una sigla inventata da me e sta a significare “Centro di Ricerche”.
“Ce.di.Ri” di Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Bella immagine il “fuoco affamato”! 😊
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Felice che ti sia piaciuta! L’immagine si ricollega al “rogo che […] con le stesse fiamme ha divorato” di Simultanea(mente). Le due poesie, infatti, facevano parte della stessa raccolta. 🙂
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