Ho il sorriso stampato sulla faccia,
di chi è colpa, ora, se sembro un gatto?
Le vibrisse lunghe nella notte
le orecchie tese verso i tuoni.
Con questo sorriso stampato sul viso
mi guardano tutti come fossi un alieno.
Mi è sbocciata una stella addosso
ancorata a un sottile filo rosso.
Ho conosciuto a lungo la sensazione,
è un retaggio della prima cellula:
difficile stabilire un’età.
Il radiocarbonio incontra un muro
e si annebbia oltre i cinquanta mila anni.
Non posso più consumare parole
per chi cerca nelle mitologie
la metodologia di una risposta.
“Il sorriso”.
Tutti i diritti sono riservati © Monique Namie
The Smile
I have a smile plastered on my face,
whose fault is it, now, if I look like a cat?
Long whiskers in the night
ears strained towards thunders.
With this smile plastered on the visage
they all look at me like I was an alien.
On me a star has blossomed
anchored to a thin red thread.
I have known the feeling for long time,
it’s the legacy of the first cell:
hard to establish a date.
Radiocarbon dating meets a wall
and over fifty thousand years gets clouded.
I will no longer waste words
for those looking for the methodology
of an answer in mythologies.
“The smile”.
All rights reserved © Monique Namie
Monique Namie 
curiosa e molto simpatica l’immagine che da vita a questo post, dove la ricchezza delle parole da vita ad un costrutto emotivo ricco di sensazioni in divenire.
Molto brava. 😉
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All’inizio, descrivendo un viso sorridente simile a un gatto, volevo proprio dare un senso di simpatia. Le emozioni poi evolvono, come hai giustamente notato, arrivando a un finale sovversivo. Grazie mille a te per il commento! 🙂
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