“Recuperate il Titanic!” di Clive Cussler

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Titolo italiano: Recuperate il Titanic!
Titolo originale: Raise the Titanic
Autore: Clive Cussler
Prima pubblicazione: 1976

Ho letto questo romanzo per la prima volta nel 2012, anno del centenario dell’affondamento del Titanic, avvenuto il 15 aprile 1912.
Nel tempo ho cercato informazioni e ho scoperto cose interessanti, esplorando l’intera nave prima del disastro grazie ad alcune attendibili simulazioni. In questo articolo, quindi, non mi fermerò a parlare solo del romanzo in sé, ma racconterò anche ciò che mi ha maggiormente colpito delle mie ricerche.

Cenni storici: Robert Ballard scoprì il relitto del Titanic per caso nel 1985 (due anni prima di quanto ipotizzato da Cussler). Pare che la missione principale fosse il recupero di due sottomarini atomici americani affondati negli anni ’60. Prima di allora era assodata l’idea che il più famoso transatlantico di tutti i tempi si fosse inabissato tutto intero, nonostante le testimonianze discordanti di alcuni sopravvissuti. Nel 1985 venne svelato il reale stato del relitto del Titanic, spezzato in due tronconi, con la parte di poppa totalmente devastata, presumibilmente a causa del movimento spiraleggiante assunto mentre sprofondava negli abissi.

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Sala di lettura e scrittura nel ponte A del Titanic.

Quando Clive Cussler scrisse “Raise the Titanic”, nel 1976, non era al corrente delle scoperte che sarebbero avvenute nove anni più tardi. In questo libro, dunque, troviamo un relitto integro e quasi nuovo che riposa sul fondo dell’oceano Atlantico da settantacinque anni. Cussler presume che diversi fattori concomitanti (scarsità di batteri a quelle profondità, bassa salinità, temperatura gelida, basso contenuto d’ossigeno, ecc.) abbiano contribuito a preservare il metallo e la struttura della nave inabissata.
Malgrado l’errore di aver creduto che la nave fosse andata a fondo intera, e non spezzata in due, l’autore dimostra di aver compiuto seri studi riguardo la dinamica dell’affondamento. Racconta, tra le varie cose, delle caldaie che si strapparono dai supporti e uscirono dal ventre del Titanic sparpagliandosi come biglie sul fondo dell’oceano. Le caldaie si sono comportate effettivamente così, ma sono uscite dal varco creato dallo strappo tra il terzo e quarto fumaiolo. Cussler, invece, ipotizza che abbiamo preso velocità con l’inclinazione abbattendo tutte le paratie verso la prua e uscendo poi dai masconi.

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Scalone del RSM Olympic, gemello del Titanic.

Perché recuperare il Titanic? Un’impresa tanto titanica, può aver senso solo se in ballo ci fosse una fortuna. E in effetti è così. Un progetto segreto americano per la difesa dello Stato necessita di un rarissimo elemento chimico per essere attuato: si tratta del minerale radioattivo chiamato bizanio. Tutte le piste portano a pensare che l’unico grande quantitativo di bizanio esistente si trovi sul fondo dell’oceano Atlantico, precisamente dentro la stiva del Titanic. Su questo non svelerò altro.

Protagonista di gran parte dei romanzi di Clive Cussler è Dirk Pitt, un uomo d’azione che lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency). È grazie a questo personaggio che si devono le molte scene d’avventura e suspense. In un intricato labirinto fatto di doppi giochi, progetti segreti e rivalità nazionalistiche mai assopite, l’obbiettivo principale appare come una mission impossible. I colpi di scena sono assicurati fino alla fine.

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Il Café Parisien del Titanic prima che fossero aggiunte le piante rampicanti sulle pareti a graticcio.

“Una macabra bellezza aleggiava attorno alla nave. I tre uomini dentro il sommergibile ne vedevano quasi i grandi saloni da pranzo e le sale da ricevimento tutte illuminate, echeggianti delle risate di centinaia di passeggeri allegri e spensierati. […]
Una signorile opulenza aleggiava nell’oscurità oltre le porte e gli oblò. Che ne era della piscina, del campo da tennis di bordo, dei bagni turchi? C’era ancora appeso ai muri del salone di entrata qualche resto ammuffito delle grandiose tappezzerie? E che era successo all’orologio in bronzo ai piedi dello scalone, ai candelieri di cristallo dell’elegante Café Parisien, al soffitto finemente decorato del salone da pranzo di prima classe?”

Oggi sappiamo che gran parte di queste cose sono andate totalmente distrutte. Al posto del magnifico scalone c’è un varco dal quale vengono calati i robot per le esplorazioni del relitto. Il Café Parisien, il Ristorante à la Carte e la ricca sala fumatori con il caminetto abbellito da un dipinto si trovavano proprio vicino al punto di rottura della nave, per cui sono finiti smembrati e distrutti nel disastro.

Consiglio questo romanzo di Cussler soprattutto perché è in grado di offrire una visione diversa, il punto di vista storico che per molti anni, prima del 1985, ha dato vita alla teoria comunemente accettata sull’affondamento del Titanic tutto intero. È un libro che potrebbe piacervi anche se siete amanti dell’avventura e degli intrighi internazionali fatti di spionaggio e controspionaggio.

Nel 1980 questo libro è stato trasposto nell’omonimo film Raise the Titanic.

Fonti:
Foto di pubblico dominio reperibili su Wikipedia.

Un’ottima fonte dove si possono trovare i racconti dei sopravvissuti e gli ultimi istanti di vita chi non ce l’ha fatta è l’Encyclopedia Titanica.


Licenza Creative Commons Questo articolo © Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.


 

13 pensieri riguardo ““Recuperate il Titanic!” di Clive Cussler

  1. Davvero interessante. Ho letto un paio di romanzi ispirati al Titanic, ma nulla di storico o attendibile…
    Leggerò anche questo!
    Uno dei miei figli l’anno scorso ha fatto una ricerca sul Titanic: caratteristiche tecniche e approfondimenti sul l’incidente. Io l’ho aiutato volentieri scoprendo molte cose interessanti di cui non si parla mai…
    grazie per le info 👍

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    1. Il triste del destino del Titanic suscita in molti grande fascino, me compresa. Non aspettarti qualcosa di attendibile da questo romanzo: come ho scritto, la teoria delineata dall’autore è ormai superata. Al massimo si può capire qual era l’opinione comunemente accettata prima del ritrovamento nel 1985. Una buona fetta del libro è occupata anche dallo svolgersi di intrighi internazionali, ma secondo me vale la pena leggerlo. Io l’ho letto due volte e ora sono alla ricerca di altri volumi che trattino la vicenda in modo storico e il più possibile fedele ai fatti 🙂

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  2. Articolo molto interessante. Anche io tempo fa avevo fatto un po’ di ricerche su internet. Su Youtube ci sono anche molte simulazioni che mostrano lo scheletro della nave nelle varie fasi di affondamento. Anche cose così schematiche (una riproduceva anche alcuni suoni) fanno venire i brividi.

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