Mi sembra un po’ strano raccontare di un disastro naturale, proprio mentre in questi giorni, molto vicino a noi, è in atto un altro tipo di disastro del tutto artificiale: la guerra.
Nel giorno della tragica ricorrenza del terremoto e tsunami in Giappone, voglio comunque pubblicare alcune mie ricerche che riguardano un’eroica donna che fu protagonista durante quel terribile giorno. L’anno scorso avevo parlato di Toshie Itō, questa volta vi racconto di Miki Endo, una giovane che lavorava nell’ufficio per la prevenzione dei disastri di Minami-sanriku.

Quando l’11 marzo 2011, dopo un terremoto di magnitudo 9, uno spaventoso tsunami colpì la costa nord orientale del Giappone, Miki Endo lavorava nell’Ufficio per la prevenzione dei disastri della cittadina di Minami-sanriku, nella prefettura di Miyagi, assieme ad altri quaranta colleghi circa. Miki aveva il particolare ruolo di speaker. Mentre lo tsunami si avvicinava, lei ripeteva instancabilmente di allontanarsi dalla costa. La sua voce amplificata dagli altoparlanti si può ancora ascoltare in alcuni video (vedi link alla fine dell’articolo).
L’edificio di tre piani in cui lavorava Miki Endo (vedi foto sopra) fu completamente sommerso dallo tsunami. Fu risparmiata solo l’antenna e la parte più alta della scaletta esterna.
Ecco una foto che mostra tre momenti diversi durante lo tsunami. Si possono notare i pochi sopravvissuti aggrappati disperatamente all’antenna e alla ringhiera della scaletta mentre l’acqua raggiunge l’altezza massima e poi si ritira gradualmente.

Su Wiki si trova una pagina in giapponese dedicata a Miki. Ecco una citazione tradotta:
“L’11 marzo 2011, quando il terremoto del Grande Giappone orientale colpì, Endo fu una dei primi a utilizzare la radio al secondo piano dell’Ufficio per le contromisure e per la prevenzione dei disastri della città di Minami-sanriku. Ha continuato a chiedere l’evacuazione dell’area con la radio e lei stessa è rimasta vittima dello tsunami. Delle circa 40 persone fuggite sul tetto dell’Ufficio per la prevenzione dei disastri, solo 11 sono sopravvissute aggrappandosi all’antenna sul tetto. Endo è stata elogiata in molti notiziari giapponesi per aver salvato numerose vite a spese della propria. Il corpo di Endo è stato ritrovato da una squadra di ricerca il 23 aprile 2011 nella baia di Shizugawa, nella prefettura di Miyagi. Il 2 maggio, l’esame del DNA ha finalmente stabilito l’identità del corpo.”

Conservare i resti della struttura?
Per quanto lo scheletro dell’edificio possa essere esteticamente brutto, è la sua storia unitamente al ricordo delle persone a renderlo importante. Il sindaco Sato voleva demolirlo, sono contenta che dopo vari incontri e assemblee si sia deciso di lasciarlo lì almeno fino al 2031. Se mai andrò in Giappone, quello è un luogo che mi segnerei sulla mappa per una tappa obbligatoria.
Se si fa un giro a Minami-sanriku su Google Maps e si sa dove guardare, si può individuare il Minami-sanriku Memorial Park of Earthquake Disaster ancora in costruzione. Qui sotto una veduta del parco a lavori ultimati.

Fonti:
Video: Tsuami Japan 2011 – Minamisanriku (The voice of an Angel) Al minuto 5:58 la voce di Miki Endo.
Video: 大震災、三陸の花
www.woodbridge.co.jp
南三陸町防災対策庁舎 (Ufficio per la prevenzione dei disastri di Minami-sanriku)
© MONIQUE NAMIE
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Terribile!
❤
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Davvero 🌹🥀
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Storia molto interessante, non la conoscevo proprio! Una tragedia davvero
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È una storia che ho scoperto grazie a vari documentari e che ho approfondito con ricerche personali 💙
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Gesti eroici da ricordare e celebrare
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