“La voce delle stelle” di Annamaria Ferretti

Titolo: La voce delle stelle
Autrice: Annamaria Ferretti
Prima pubblicazione: 1969

Un libro per ragazzi che ho preso in prestito dalla sala d’aspetto del medico attratta dalla copertina con il bel radiotelescopio sullo sfondo.
Marella vive in collegio per sua volontà, ma un giorno riceve una telefonata. Una sfortunata serie di eventi la costringe a trasferirsi momentaneamente nell’osservatorio di suo padre perché si è infortunato e ha bisogno di aiuto. I suoi genitori sono astronomi e per lavoro si spostano spesso di città in città, di osservatorio in osservatorio. Hanno portato Marella con loro finché è diventata abbastanza grande da decidere di fermarsi in collegio e avere delle amicizie stabili.
Lo stile anni ’60 si sente in parole come “ricuperato” e crea quell’alone di trascorso che a me piace. Anche la cultura dell’epoca è percepibile in alcuni particolari. Gli animalisti non si erano ancora fatti sentire. Si parla di cappotti di pelliccia di lince con la stessa enfasi che oggi metteremmo nel parlare di capi di marca e tessuti ecosostenibili. Il cane, Bon Amì, viene tenuto legato con una corda e, per distrarre alcuni personaggi, viene slegato così che si metta a rincorrere un povero gatto randagio. Almeno il lettore viene rassicurato sul fatto che il gatto fosse capace di cavarsela nelle peggiori situazioni, però… Le ragazze sono un po’ stereotipate: sono quelle che sanno cucinare meglio e hanno sempre un che di civettuolo. Per tutte queste cose è stato come fare un salto indietro nel tempo.
Nei libri più moderni per giovani lettori si leggono tentativi di insegnare il rispetto per l’ambiente e gli animali e l’importanza della parità di genere: ragazze e ragazzi possono stare parimenti dietro i fornelli e prendersi cura dell’ambiente casalingo senza differenze. In questo libro già abbiamo una donna che si trova a stretto contatto con la scienza, non potevo pretendere una trama più precorritrice.
I personaggi infine risultano comunque simpatici e affezionabili. Nell’osservatorio Marella incontra un giovane che lavora per suo padre e tra i due si percepirà fin da subito un certo interesse reciproco. Inoltre a un certo punto verranno rilevati dei segnali enigmatici provenienti dallo spazio che metteranno in subbuglio la monotona quotidianità dell’equipe. Le convinzioni della giovane protagonista iniziano a vacillare quando si rende conto di osservare il mondo con uno spirito scientifico cui non aveva mai fatto caso. Cosa deciderà Marella per il proprio futuro?


© MONIQUE NAMIE
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