Ecco un film d’animazione che non è destinato esclusivamente ai bambini, perché dà modo di riflettere anche agli adulti. Trovare la propria felicità è più importante dei soldi e delle faide personali.

Soul (2020)
Joe Gardner fa l’insegnante precario di musica in una scuola. Il lavoro non è male, ma il suo sogno è quello di suonare per una jazz band. Un giorno la preside della scuola dove lavora gli dà la notizia che sarà assunto a tempo indeterminato. Dovrebbe essere contento, ma da una parte continua a pensare al suo sogno.
“Io sento che se morissi oggi avrei vissuto una vita inutile“. Joe dice questa frase alla madre, la quale disapprova il suo desiderio di entrare in una jazz band, perché con l’arte non si mangia. Lo stesso giorno gli viene offerta la possibilità di esibirsi per la band di cui fa parte anche una famosa cantante. “Morirei da uomo felice se potessi esibirmi con Dorothea Williams“. Le ultime parole famose. Poco dopo ha un incidente e finisce in coma. Si ritrova nell’aldilà, e subito dopo nell’antimondo: un luogo dove le anime dei futuri nascituri vengono istruite dai mentori. E qui inizia l’avventura con l’anima 22 che non ne vuole sapere di “andare al mondo”. Mentre 22 non vuole vivere, Joe non vuole morire. Le motivazioni di uno e dell’altro si scontrano e sono entrambe convincenti. Voglio dire, anch’io avendo potuto scegliere mi sarei presa una lunga e piacevole vacanza nell’antimondo senza nessuna preoccupazione materiale, proprio come l’anima 22.
Ho guardato questo film in un momento difficile. In un periodo in cui avevo la sensazione di non avere uno scopo, Soul è stato un piacevole concentrato di riflessioni su cui lasciare che la mente si perdesse. Perché vivere? Qual è il senso? C’è un senso?
L’antimondo immaginato in questo film è molto peculiare, psichedelico, con personaggi e luci che ricordano i neon. È divertente che nell’antimondo si trovino anche persone che non sono morte, ma che sono in profonda meditazione o totalmente immerse nella cosa che stanno facendo con passione: suonare, dipingere, ballare, studiare le fluttuazioni del mercato.
La soundtrack di Trent Reznor e Atticus Ross sembra richiamare particolari melodie di meditazione usate per risvegliare qualche chakra e mi ha trasmesso sensazioni fantastiche di misticismo. Se uno è nello stato d’animo giusto, la visione di questo film può risultare davvero emozionante.
© MONIQUE NAMIE
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