Questo cortometraggio ha come soundtrack un brano di Ben Lovett contenuto nell’album Highway Collection del 2011.
Diretto da Christopher Alender e prodotto dalla Soapbox Films, Eye of the Storm è ambientato in un affascinante mondo steampunk. Ha per protagonista il capitano di un dirigibile che deve superare una furiosa tempesta per trovare la salvezza dall’altra parte. Lovett spiega che la vicenda può essere interpretata come la metafora della fine di una relazione, cosa intuibile anche dal testo della canzone che riporto più sotto.
Nel cortometraggio la cinematografica è mixata agli effetti visivi. La figura del capitano non è creata con la computer grafica, ma è lo stesso Ben Lovett a interpretare il protagonista. Nei video dei dietro le quinte, che ho linkato più sotto, lo si vede con indosso gli abiti di scena, il tutto ancora prima di essere rielaborato e migliorato in digitale.
Per la realizzazione del colore è stata usata la stessa tecnica utilizzata nel film Sin City.
I know that I’m wrong
about everything I said,
but here it goes again.
You wanted more,
than you thought
I would ever give.
But you were badly mistaken.
I told you lies,
and said what you were meant to hear,
just as you wished my dear,
to reach the eye of the storm.
So we began to float,
and drifted out into the tide,
for every wave,
to swallow us alive.
No sign of shore,
the moment when the sails were torn
we reached the end,
eye of the storm.
For all that it cost,
in the end there was no price to pay.
For all that was lost,
that storm carried it away.
Fonti:
Iloveshortfilms.com
“Take a Page Out of Lovett’s Book: “The Eye of the Storm”
© MONIQUE NAMIE
💙 SOSTIENI IL MIO BLOG 💙
Instagram: Monique Namie
Lo conosco: è bellissimo <3. Se sei in vena di steampunk, ti consiglio anche "The Mysterious Geographic Explorations of Jasper Morello".
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie per il consiglio! Lo metto in lista.
"Mi piace"Piace a 1 persona