“Insciallah” di Oriana Fallaci

Titolo: Insciallah
Autrice: Oriana Fallaci
Prima pubblicazione: 1990

“La guerra non serve a nulla, non risolve nulla. Appena una guerra è finita ti accorgi che i motivi per cui era scoppiata non sono scomparsi, o che se ne sono aggiunti di nuovi in seguito ai quali ne scoppierà un’altra dove gli ex nemici saranno gli amici e gli ex amici i nemici.”

Il titolo Insciallah o Inshallah significa “se Dio vuole”, e generalmente indica il destino, ciò che il fato ha in serbo per ogni persona.

Per quanto ami lo stile e il modo di pensare della Fallaci, questo è stato un libro difficile. Ho impiegato qualche mese per leggerlo. Non perché fosse noioso, anzi, ma è stato lungo, denso, crudo (alcune scene sono davvero estremamente brutali e descritte senza censura), pieno di emozioni, eventi e personaggi. È ambientato in Libano al tempo della guerra civile negli anni ottanta, durante l’intervento delle forze internazionali, alle quali partecipò anche l’Italia. I personaggi tramite i quali osserviamo gli eventi fanno parte del contingente italiano.

Oriana mi piace perché mi sembra una donna disillusa e tormentata, che ha subito molte delusioni e da una parte non crede più a nulla, ma dall’altra continua a sperare nell’amore. In questo libro, infatti, si alternano costantemente l’orrore della guerra e la bellezza dell’amore, massacri e gesti d’amore, morte e vita, disperazione e speranza.

Oriana è molto brava a creare i dialoghi tra soldati, con la rozzezza infarcita di parolacce che si adatta bene alla situazione e ai personaggi.
Ogni individuo ha una propria storia complessa, un universo di esperienze che nel tempo l’hanno reso ciò che è. Un comandante che non vuole perdere mai, perché fin da piccolo è sempre stato spronato a vincere, un soldato reclutato con la forza che vuole tornare a pescare nella sua isola…

Sono presenti anche alcune storie d’amore, tutte molto intense e coinvolgenti. I miei amanti preferiti sono Angelo e Ninette. Lui un giovane matematico che per rilassarsi formula mentalmente teoremi, incapace di abbandonarsi totalmente all’amore. Lei una misteriosa e bellissima donna che travolge Angelo con la sua improvvisa passione. È interessante sapere che l’astronauta Paolo Nespoli ha ispirato a Oriana proprio il personaggio di Angelo. Con Nespoli Oriana ebbe una relazione sentimentale durata cinque anni.

La descrizione che mi è rimasta più impressa è quella di un proiettile umanizzato che entra nella testa di un soldato, vede i suoi ricordi, le sue delusioni, le sue gioie, i suoi dispiaceri e invece di esplodere decide di uscire dall’altra parte, provocandogli sì un danno cerebrale, ma lasciandolo vivere.

Ci sono libri che non mi sono fatta problemi a lasciare a metà, ma questo, nonostante sia un bel mattone, sentivo l’urgenza di doverlo finire.
Lo consiglio a chi cerca una lettura impegnativa su una guerra relativamente recente e ha simpatia per lo stile della Fallaci. Se non avete mai letto nulla di lei, ecco, questa secondo me non è l’opera adatta per iniziare.


© MONIQUE NAMIE
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4 pensieri riguardo ““Insciallah” di Oriana Fallaci

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