“Generator Rex: Mirror Mirror”, di Barry Hutchison 

Titolo: Generator Rex: Mirror Mirror
Scritto da: Barry Hutchison
Prima pubblicazione: 2011

Immagino che in pochi si ricordino di Generator Rex, serie animata statunitense di genere fantascientifico. E qui in Italia scommetto che rare persone abbiano letto questo libretto in inglese. Ma io ne voglio parlare lo stesso, perché questa è una delle mie serie animate preferite, al momento La mia preferita, e trovo che sia tremendamente sottovalutata.

Rex Salazar è il giovane protagonista di questa serie animata ambientata in un futuro in cui, a seguito di un’esplosione in un laboratorio di ricerca, il mondo è stato invaso dai nanites (nanomacchine). Ogni essere vivente è stato contaminato. Nella maggior parte dei casi non ci sono state conseguenze, ma gli organismi con più alte concentrazioni di nanites tendono a subire mutazioni genetiche e trasformarsi in E.V.O. (Exponentially Variegated Organism). Rex, per qualche motivo che si scoprirà in seguito, è un’eccezione. Riesce a dare direttive ai nanites e quindi trasformare parti del suo corpo in armi e curare gli E.V.O. Inoltre riesce a comunicare con qualsiasi dispositivo elettronico solo toccandolo.
Purtroppo, nell’incidente che ha disseminato i nanites in tutto il mondo, Rex ha perso i genitori e la memoria, mentre suo fratello maggiore è finito qualche anno avanti nel futuro.

Nel libro Rex e il suo amico Noah decidono di andare al luna park. La sala degli specchi sembra abbastanza divertente, ma improvvisamente il nemico fa irruzione. Si tratta del Branco, composto da Biowulf, Skalamander, Breach e il leader Van Kleiss.

Tra i componenti del Branco, Breach è la mia preferita. È un E.V.O. Ha quattro braccia, due di dimensioni normali e un altro paio molto più muscolose. Parla raramente e il suo potere è quello di riuscire a creare portali che collegano luoghi molto distanti tra loro, tipo dei wormhole. È Breach che di solito crea una via di fuga per tutto il Branco. E nel libro accade proprio questo. Si trovano tutti dentro il labirinto di specchi, il Branco viene sbatacchiato da Rex, e Breach crea un portale per la ritirata. Solo che, in quel particolare ambiente fatto di specchi, da un riflesso del portale si forma un secondo varco. I cattivi vengono risucchiati da quel portale e un istante dopo ne escono fuori delle copie con caratteristiche contrarie. Quindi se Breach aveva i capelli neri e raramente apriva bocca, ne esce una copia bionda e logorroica, Seal. Se Van Kleiss aveva tutte le caratteristiche del villain, ne esce un Dan Nice prodigo benefattore. Le copie dei due rozzi scagnozzi di Van Kleiss sono, invece, un cagnolino affettuoso e un tenero camaleonte. Rex torna alla base (la Providence) per mostrare questi individui all’agente Sei e alla dottoressa Holiday, mente geniale dell’organizzazione.
Tutto sembra andare abbastanza bene, le copie buone dei cattivi sono simpatiche e Dan Nice aiuta persino Rex a curare gli E.V.O. incurabili. Ma la calma è destinata a durare poco, perché questi tipi si dimostrano instabili e in qualche modo connessi con le copie malvagie bloccate nell’altra dimensione oltre lo specchio.


Il libro è divertente, scritto con un linguaggio per ragazzi. L’autore è stato bravo a non distorcere il carattere dei personaggi. Tutti si esprimono esattamente come nella serie animata, per questo, mentre leggevo vedevo nello schermo della mente un episodio inedito del cartone. Rex che tende a scherzare nei momenti di tensione è qualcosa di tipico: è il suo modo di tenere a bada la paura che le cose possano andare male. Rex è un personaggio complesso: ha perso i genitori nell’esplosione di nanites; ritroverà il fratello solo dopo anni e il loro rapporto non sarà comunque semplice. La sua famiglia ora è la Providence, ma ogni tanto un’ombra di malinconia si fa strada in lui. Anche in questo racconto torna il pensiero della famiglia che ha perduto.


© MONIQUE NAMIE
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