“Crash Landing on You”, k-drama

Titolo internazionale: Crash Landing on You
Titolo originale: 사랑의 불시착 (Sarangui bulsichak)
Anno: 2019-2020
Nazione: Corea del Sud
Episodi: 16

La protagonista di questa commedia è Yoon Se-ri, una bella, giovane e ricca ereditiera. Durante una sessione di parapendio viene spinta verso il confine con la Corea del Nord da forti raffiche di vento. Finisce nella terra di nessuno, tra Corea del Nord e Corea del Sud, una zona piena di campi minati in cui capita che soldati del nord e del sud si vedano. Qui incontra un soldato del nord, Ri Jeong-hyuk, che vorrebbe trattenerla per un interrogatorio. Lei fugge, ma sbaglia strada e invece di andare verso sud si inoltra di più verso nord.

Devo ammettere che proprio questa premessa del finire per sbaglio in Corea del Nord ha attirato tutta la mia attenzione. E poi anche per il presagio di un amore impossibile o comunque estremamente complicato con un soldato nordcoreano. Ad un certo punto è palese che i due sono attratti, ma dentro di loro negano. Vi piacciono le storie d’amore tormentate? Eccovi serviti.
Nella prima parte lei cerca di sopravvivere in Corea del Nord. Nella seconda parte lui cerca di adattarsi allo stile di vita della Corea del Sud.

Ho guardato qualche documentario e vlog e un paio di video-interviste di nordcoreani fuggiti a sud, e in quei video ho scoperto che ai più poveri viene rilasciata la corrente elettrica per poche ore al giorno, mentre i ricchi ce l’hanno tutto il giorno. E chi fa girare musica e film sudcoreani piratati, al peggio viene portato nel cortile di una scuola e fucilato davanti agli studenti per scoraggiarli a disubbidire alle regole.
Non so con certezza quanto accurata sia la descrizione che ne viene fuori della Corea del Nord in questo drama, ma ho il forte sospetto che abbiano addolcito le cose. Anche i più poveri sono sempre felici e sorridenti e chi deve fare i controlli chiude un occhio sulle irregolarità. Quello che proprio non mi aspettavo è il commercio illegale di prodotti sudcoreani (cosmetici, vestiti, elettrodomestici). Non so se esista davvero una cosa simile. Di certo non credo che la commerciante avrebbe mostrato con tanta facilità a un militare sconosciuto la sua merce segreta.

Devo ammettere che in alcuni momenti mi è sembrato di stare vedendo un film distopico. In un villaggio rilasciano la corrente elettrica solo poco, giusto prima dell’alba, momento in cui la gente esce di casa chiamandosi “compagno/a” e dagli altoparlanti esplode una voce allegra che dice: “Compagni, cominciamo con dei magnifici esercizi mattutini!” E poi tutti si mettono a ballare sincronizzati seguendo una musica che riporta indietro nel tempo. Non solo la musica ricorda un’epoca passata, ma anche la mancanza di acqua corrente e frigoriferi (la carne conservata sotto sale, altri alimenti in cantina), l’assenza di Internet, la cucina a carbone

Alcune scene le ho trovate particolarmente ben riuscite, come quando Ri Jeong-hyuk si fa prestare un’auto con una targa speciale e corre a tutta velocità per le strade di Pyongyang. La polizia locale nota la targa, fa spostare tutte le auto a bordo strada e fa diventare tutti i semafori verdi.
Oppure la tensione che si avverte quando soldati nordcoreani e sudcoreani si incontrano a distanza ravvicinata nella zona demilitarizzata.

Ecco una cosa divertente per noi che spesso ci lamentiamo dei ritardi dei treni italiani. C’è una scena in cui un treno per la capitale si ferma in mezzo al nulla e dall’altoparlante arriva l’avviso che per un’interruzione dell’elettricità si starà fermi dieci ore. E poi dalla campagna arriva di corsa uno sciame di persone: venditori ambulanti che avvistato il treno fermo si fiondano a vendere ai passeggeri acqua, carne secca e tanto altro. Affascinante e sconvolgente allo stesso tempo.

Mi è piaciuta molto la parte della spia interpretata da Kim Young-min, uno degli attori che mi ha intrigato di più in questa serie. Soprannominato “il ratto”, è costretto a fare cose che preferirebbe non fare, ascoltare conversazioni, tradire persone che gli sono amiche e riferire ai superiori che lo trattano come un rifiuto. Si porta dentro un peso terribile e lo dimostra molto bene nella recitazione.

Bisogna essere un po’ masochisti per apprezzare questa serie. Ci si trova a guardare scene esilaranti e qualche minuto dopo scene strappalacrime. Le commedie che riescono a farmi ridere inserendo momenti commoventi sono le mie preferite. E in questo drama, soprattutto verso la fine, il mix tra risate e fontane dagli occhi sale alle stelle.

Curiosità. Ho letto che l’Agenzia di polizia metropolitana di Seoul ha accusato la rete di rendere affascinante la Corea del Nord attraverso questa serie, in violazione della legge sulla sicurezza nazionale.


© MONIQUE NAMIE
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