The Blue Flash: illustrazioni di un incidente atomico

Dall’articolo che consiglio di leggere su bbc.com The Blue Flash: How a careless slip led to a fatal accident in the Manhattan Project

Quando vedi qualcosa di tecnicamente piacevole, vai avanti e fallo.

Ho scoperto le illustrazioni di questo bravissimo artista di nome Ben Platts-Mills (@benplattsmills) che ha raffigurato lo scienziato Louis Slotin durante il suo esperimento fatale del 21 maggio 1946 per il Manhattan Project. Il risultato è un brevissimo fumetto, che ho particolarmente apprezzato.

Di seguito Alvin Graves (a sinistra) e Louis Slotin (a destra). Louis ha già pronte nella sua stanza le valigie per Bikini, dove deve recarsi per assistere all’esplosione di un ordigno atomico. Nei suoi piani c’è l’idea di lasciare per sempre Los Alamos e andare a insegnare biologia e radiologia all’università. Alan Graves prenderà il suo posto, così Louis si appresta a dargli un’ultima dimostrazione su come condurre il test di criticità.

Louis: Potremo sbrigarcela in due minuti, vero Schreiber?

Schreiber ci scherza su, sicuro delle abilità di Slotin: Potrei essere ancora qui in giro se ci metti una mezz’ora…

L’assemblaggio dell’esperimento ha inizio. Si vedono le due semisfere di berillio. La sfera centrale è il nucleo di plutonio che così da solo è innocuo, ma completamente chiuso dentro le semisfere rilascia radiazioni micidiali.

Qui vediamo Louis con in mano il fatidico cacciavite e la semisfera superiore di berillio tenuta con la mano sinistra, come secondo le fonti storiche. Adoro la scelta della prospettiva e l’uso delle luci e delle ombre in questa scena. Danno a Louis l’apparenza del classico scienziato pazzo spericolato, e mi piace.

Il cacciavite scivola. Le due semisfere di berillio si chiudono completamente. Si verifica il flash di luce blu (dovuto alla ionizzazione dell’aria). La testimonianza di Schreiber è interessante: “Mi sono girato a causa di un rumore o un movimento improvviso. Ho visto un lampo blu… e contemporaneamente ho sentito un’ondata di calore.” Schreiber afferma che il tutto è durato “pochi decimi di secondo”. Slotin ha gettato immediatamente a terra la semisfera superiore, ma la sua prontezza non è stata sufficiente a evitare il peggio.
Il danno è fatto, non si può più tornare indietro e Louis lo sa, ma resta calmo e continua a pensare razionalmente.

Come preferite tradurlo? Beh, è finita. È giunta l’ora. Tanti saluti.

L’illustrazione seguente è stata realizzata basandosi su fotografie d’archivio non reperibili online. La mano sinistra di Louis fu quella più massicciamente esposta alle radiazioni in quanto reggeva la semisfera di berillio durante l’esperimento.

A sinistra, la mano tre giorni dopo l’incidente. A destra, la mano dopo nove giorni dall’incidente, ultimo giorno di vita di Louis. Per nove giorni la mano fu tenuta in impacchi di ghiaccio.

Louis Slotin muore il 30 maggio 1946.


© MONIQUE NAMIE
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Monique Namie

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