Il piccolo principe (film 2015)


Una ragazzina ha il futuro pianificato giorno per giorno, ora per ora da sua madre. Ma a lei va bene così, tanto è immersa in quel mondo e decisa a essere una figlia modello. Niente giochi, zero fantasia, solo studio e cose concrete… Finché un giorno non fa conoscenza con il vecchio bizzarro vicino di casa.


Il film del piccolo principe inizia con un personaggio non presente nel libro: una ragazzina esageratamente immersa nel mondo degli adulti. Il suo obbiettivo principale è quello di entrare nella più prestigiosa scuola della città, la Werth Accademy. Ma le cose non vanno come sperato.
Quando viene scartata, sua madre ha già stabilito per lei un piano d’azione dettagliato di ogni singolo giorno. Per incrementare le possibilità che la figlia venga accettata, si trasferiscono in città, nella casa più economica confinante con la proprietà di un vecchio che sembra abbia qualche rotella mancante.
Non un minuto deve essere sprecato in quelle cose, all’apparenza inutili, che normalmente appartengono a tutti i bambini di quell’età. Nel periodo estivo, durante la stagione in cui c’è più tempo libero per giocare e fare nuove amicizie, questa ragazzina se ne sta davanti la scrivania a studiare.
Ma ecco che finalmente qualcosa interrompe la monotonia squarciando il silenzio. La giovane fa conoscenza per la prima volta con il bizzarro vicino di casa. Il vecchietto tiene un aeroplano in riparazione nel giardino di casa e nel tempo libero scrive il racconto del piccolo principe. Da questo momento due storie si accavallano. Da una parte continua la narrazione della vicenda principale realizzata con la tecnica della computer grafica 3D, dall’altra emerge la storia vera e propria del piccolo principe, resa con tecnica della stop-motion.
Se all’inizio la giovane ragazza è un po’ restia ad abbandonarsi alle fantasie del racconto, a un certo punto decide di lasciarsi trasportare in quell’avventura.
In questo film, la ragazzina protagonista e il piccolo principe hanno qualcosa in comune: entrambi sono stati influenzati dalla visione del mondo degli adulti e allora devono riscoprire se stessi e ciò che conta veramente.
Sebbene la vicenda sia rielaborata con l’aggiunta di personaggi estranei, il senso della storia vuole essere sempre lo stesso: i grandi tendono a dimenticarsi di essere stati bambini, a creare un mondo noioso e a dare più importanza alle cose materiali piuttosto che ai sogni e alle emozioni.
Se dovessi scegliere tra il film e il libro, sceglierei il libro, senza alcun dubbio. È più riflessivo e strutturato in modo da risultare adatto a qualsiasi età. L’animazione, invece, si rivolge soprattutto ai più piccoli. Inoltre certi concetti sono stati adattati in modo più diretto, così la poeticità e la ricchezza delle tematiche presenti nell’opera scritta risultano attenuate. Nonostante ciò, il film mantiene intatta quella nota commuovente che qui viene doppiamente concretizzata grazie all’amicizia tra la ragazzina e l’eccentrico vecchietto.

La mia recensione sul libro la trovate qui.


Licenza Creative Commons Questo articolo di Monique Namie
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2 pensieri riguardo “Il piccolo principe (film 2015)

    1. Sì, anch’io ricordo che se ne parlava molto quando stava per uscire al cinema. Sicuramente è un film d’animazione molto bello che mostra ai più piccoli il valore dell’amicizia in un modo davvero toccante. 🙂
      Buon weekend anche a te! 😉

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