[Film] The Ferryman: Manjusaka

Titolo originale: 灵魂摆渡·黄泉 (Línghún bǎidù · Huángquán)
Titolo inglese: The Ferryman: Manjusaka
Paese di produzione: Cina
Anno: 2018
Genere: Fantastico

[Disponibile gratuitamente su iQIYI, anche con sottotitoli in inglese]

Ho iniziato a guardare questo film senza grandi aspettative, invece la trama mi ha tenuta incollata allo schermo fino alla fine. Solo dopo aver concluso la visione ho scoperto che The Ferryman: Manjusaka aveva vinto numerosi riconoscimenti come miglior web film.

Si tratta di una love story particolare che nasconde significati più profondi e complessi di quanto ci si può aspettare.
La piccola San Qi vive con sua madre in una taverna a Huang Quan (l’aldilà della mitologia cinese). Di lì passano le anime di tutti coloro che muoiono.
San Qi e sua madre sono delle Meng Po, ovvero divinità dell’oblio, che per loro natura divorano le anime malvagie e preparano ottime zuppe dell’oblio per le anime che devono reincarnarsi.
Di solito le Meng Po sono molto intelligenti e hanno sembianze di donne estremamente affascinanti, ma per la piccola San Qi è toccata una sorte diversa: non è tanto bella e ha scarso intelletto. Si scopriranno in seguito i motivi che l’hanno fatta nascere così.
Gioca un ruolo importante nel film il libro dello Yin e dello Yang. Le Meng Po ne custodiscono una metà, ovvero il rotolo Yang, dove sono registrate le azioni compiute dalle persone. Nel rotolo Yin, nascosto nelle profondità dell’oltretomba, sono registrate data di nascita e morte di tutti. Se qualcuno cancella il proprio nome da quel rotolo, diventa immortale e interrompe il proprio ciclo di reincarnazioni.

Salto temporale: seicento anni dopo San Qi è diventata una giovane donna e, dopo la morte della madre, è l’ultima Meng Po rimasta.
Una volta ogni tanti secoli si apre un passaggio che permette anche ai vivi di entrare nell’aldilà. Il giovane Chang Sheng, tuttavia, riesce a intrufolarsi molto più spesso utilizzando le abilità acquisite nella setta di cui fa parte.
San Qi è subito attratta dal giovane umano e vorrebbe letteralmente divorarlo, ma per un motivo o per l’altro rimanda lo spuntino. I due diventano amici e Chang Sheng viaggia di continuo tra il mondo umano e l’oltretomba, portando a San Qi disegni di ciò che c’è nel mondo dei viventi.

San Qi (三七 ) e Chang Sheng (长生)

Da questo momento inizia a svilupparsi la parte romantica del film. Un romanticismo struggente che ho ritrovato in altri film orientali.
San Qi scopre questo nuovo sentimento che non aveva mai provato prima, un sentimento incondizionato che perdona ogni cosa e porta al sacrificio più estremo.
Generalmente non c’è uno schema logico nell’amore, ed ecco che si finisce per chiamare in causa il destino. In questo film ho apprezzato il fatto che, invece, ci sia una logica dietro tutto, e quindi l’attrazione risulta non essere per niente casuale.
Chi ha predilezione per questo genere di cose troverà la vicenda molto commovente. Nonostante ciò, sono presenti scene abbastanza divertenti. Il mix tra commedia e dramma è ben riuscito.

La principessa di Jiang Dong

La prima parte del film è abbastanza tranquilla. Iniziano a succedere un sacco di cose verso la fine. L’ultima mezz’ora è quella più intensa, ricca di colpi di scena, verità svelate e combattimenti. Nel complesso è facile seguire l’evolversi dei fatti: tutto trova un senso preciso grazie a una trama studiata e ben costruita.
L’ambientazione dove si svolge la vicenda è circoscritta all’interno della residenza della Meng Po, che appare come il palco in cui si muovono i personaggi. Più di una volta, infatti, ho avuto l’impressione di stare guardando una rappresentazione teatrale. Solo qualche scena si svolge nelle immediate vicinanze, nella terra arida e desertica che è l’aldilà.
Mi sono piaciuti moltissimo i trucchi e i costumi. Il mio stile preferito è quello della principessa di Jiang Dong, molto dark e grintoso. Carini gli effetti speciali. Bella la soundtrack River East (江東).


© Monique Namie
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2 pensieri riguardo “[Film] The Ferryman: Manjusaka

  1. un genere molto particolare, io di solito apprezzo i film romantici, ma questo non l’ho mai sentito, la tua descrizione come sempre mette in luce gli aspetti più belli della costruzione cinematografica 😉
    Buon wek end. 😉

    Piace a 1 persona

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